Ultima nata in casa Viberti, il suo nome è una dedica a Maria (gemella di nascita), moglie di Giovanni Viberti, donna di umili origini che ha dato un contributo fondamentale alla crescita della azienda e alla sua famiglia. Cuoca per oltre 50 anni della locanda di famiglia, alias Buon Padre, madre tenace e severa, e grande appassionata di Barbera, nel 2004 osservò come molti dei più bei vigneti di Barbera fossero stati sostituti con la varietà Nebbiolo, uva più redditizia di quello stesso Barbera considerato per anni il “vino dei poveri”, complice un'acidità spiccata e una difficile bevibilità. Il progetto nasce dall’intuito di Claudio, figlio più giovane e nuova generazione nella direzione della azienda di famiglia, Nasce l’impianto di un nuovo vigneto con una densità di impianto più alta. L’obbiettivo, poi raggiunto nel tempo è un vino dalla grande concentrazione, una particolare amabilità e un naso dal frutto rosso netto e intenso. L’acidità complice della concentrazione rende il vino estremamente elegante e affascinante.
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